Ing. Alice Alessia Randazzo
Conclude il suo percorso di studi in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Università degli Studi di Catania nel 2015, esponendo la tesi “ECO2abitare: soluzione possibile di Ecovillaggio”, in cui approfondisce aspetti come la progettazione architettonica mediante l’utilizzo di materiali naturali (legno, canapa e paglia) e di metodi costruttivi tradizionali, la sostenibilità ambientale ed il concetto di comunità.
La sostenibilità ambientale è stata garantita da vari accorgimenti quali un sistema di fitodepurazione con canna palustre e un sistema di raccolta di acque piovane in uno specchio d’acqua.
Un altro punto cardine è stato senz’altro l’incontro e lo studio del Feng Shui, con la finalità di progettazione esterna ed interna seguendo la morfologia naturale, favorendo la rotazione delle energie in un flusso ottimale, attraverso anche un oculato studio di colori, materiali e forme, che permette di vivere in un ambiente più sano e confortevole. L’indagine dei colori diviene sempre più oggetto di ricerca e studio sfociando in diversi progetti, tra cui il progetto Coloring.
Nello stesso anno si diploma al corso di avviamento a teatro della sua città.
I due percorsi, seppur differenti, hanno contribuito in maniera determinante alla sua formazione professionale e personale: gli studi ingegneristici hanno sviluppato l’aspetto tecnico, teorico e pratico della professione, mentre l’aspetto ludico approfondito nell’ambito teatrale ha trovato attuazione nell’organizzazione di laboratori per bambini con focus sulla sostenibilità ambientale. Tra i laboratori si citano “La casa di Paglia” in occasione del CamBIOvita Expò 2018 e “Costruire giocando” in occasione della Notte dei ricercatori 2019 per l’Università degli Studi di Catania.
Progettista architettonico e strutturale di unità abitative nel catanese ne diviene direttore operativo e contestualmente progetta ed organizza stand espositivi e fiere.
La ricerca continua delle tradizioni è sfociata anche in altri ambiti, come in quello delle Danze del Sud Italia: attraverso il loro approfondimento, la consapevolezza che l’aspetto di comunità fosse radicato nel nostro territorio ha trovato nuovi spunti di studio che continuano tutt’ora.